La rinascita del monastero avvenne come detto, per lo svilupparsi di una serie di correnti eremitiche che interessarono numerose chiesette della nostra zona con gli annessi benefici. Tra queste sono da ricordare: Santa Felicita di Romano, San Pancrazio di Bassano (oggi convento dei Cappuccini), San Bortolo di Brenta di Pove, San Vito di Bassano, San Prosdocimo di Crespano ecc. Secondo il Mantese queste correnti furono quattro, due delle quali si fusero interessando proprio la Valle Santa Felicita. Una era la congregazione del b. Beltrame da Ferrara, l'altra la congregazione di Pietro di Malerba da Venezia.
Casa Andolfatto, antica sede del monastero con particolare del murazzo.