Trail "Col Campeggia" - Santa Felicita Valley - Col Campeggia

La partenza del percorso storico delle trincee inizia poco prima della strada sterrata che porta alle casare Campeggia a quota 1071 m (45° 50' 05,2" - 11° 44' 46,3"), piccolo parcheggio, bacheca con panchine. Vi si accede dalla strada Cadonia. Al km 14, all'altezza della cava di pietra, si svolta decisamente a destra.
La vista spazia dalla laguna di Venezia all'Ossario di Cima Grappa. Si inizia in leggero falsopiano, in direzione Nord Est attraverso una macchia di noccioli ai quali segue sulla sinistra un bel gruppo di abeti rossi (Picea excelsa).
Dopo 10 minuti di cammino, incrociamo il sentiero con segnavia n. 54 che sale dalla Valle Santa Felicita q. 1.065 (45° 50' 10,7" - 11° 44' 52,1").
La vegetazione è tipica della zona: macchie di noccioli si alternano a zone erbose ex-pascolive, dove troviamo campanule spp., silene, knautia, verbasco, epilobium, astrantia major.

Si piega ad Est dove si apre una splendida visione della sottostante Valle Santa Felicita. Poco dopo a q. 1060 m (45° 50' 11,7"- 11° 45' 07,3"), si incontrano i resti di una grossa teleferica che saliva direttamente dalla Valle Santa Felicita.
Presenza di ginepro e achillea.
Il sentiero comincia leggermente a salire, troviamo i primi resti dei "baraccamenti" italiani della Prima Guerra Mondiale.
Interessante notare come il loro orientamento sia a Est-Nord Est, quindi verso Cima Grappa e Campocroce, a conferma che furono costruiti dopo la rotta di Caporetto per fonteggiare il pericolo austro-tedesco proveniente proprio da quel settore.
Da qui in avanti troviamo una serie di 7 gallerie tutte percorribili e alcune anche illuminate.

1 - galleria q. 1.064 m (450 50' 12,6" - 110 45' 07,1");
2- galleria q. 1.065 m (450 50' 14,3" - 11° 45' 08,3") è caratterizzata dalla forma ad U che la collega con la successiva 3a galleria;
3- galleria q. 1.070 m (450 50' 14,7" - l 45' 06,6");
4- galleria q. 1.071 m (45° 50' 15,6" - 110  45' 07,8"), è molto interessante perché all'interno si trova una scalinata che sale fino ad un osservatorio, è stata messa in sicurezza con un cavo di acciaio ed è stata dotata di un impianto di illuminazione.

A questo punto ci sono due possibilità, la prima è di ripercorrere la galleria in discesa, la seconda invece è quella di uscire dall'osservatorio e ritornare sul percorso principale attraverso un piccolo sentiero di collegamento. Ritornati sul percorso, entriamo in un bosco misto di carpino, faggio, abete rosso, percorriamo un divertente saliscendi, provvisto di scalinate, ed arriviamo ad una seconda serie di galleria.

5- galleria q. 1.063 m (45° 50' 17,4" - 11° 45' 08,0");
6- galleria q. 1.063 m (45° 50' 17,8"- 11° 45' 08,1");
7- galleria q. 1065 m (45° 50' 18,5" - 11° 45' 08,2"). É interessante la visita di questa
galleria, molto articolata. Si possono osservare alcuni sacchi di cemento della Grande Guerra pietrificati, ma quello che è più interessante è la presenza di una postazione di mitragliatrice. Anche questa galleria è stata dotata di un impianto di illuminazione.

Usciti dall'ultima galleria, si riprende il sentiero in direzione Nord, si entra in una faggeta (si scende attraverso una scalinata) dove inizia la lunga trincea difensiva italiana q. 1053 m (45° 50' 20,4" - 11° 45' 07,8"). Si entra, e in breve si arriva alla trincea coperta ricostruita dall'Associazione Volontari Antincendi Boschivi di Romano d'Ezzelino. Il percorso si snoda con saliscendi all'interno della trincea con il tipico andamento sinuoso, immerso nel ceduo di faggio, finché si arriva ad una biforcazione a q. 1040 m (45° 50' 22,8" - 11° 45' 07,8"): si prende il ramo di sinistra (tabella con segnavia "1° anello - trekking"), si continua a scendere, si incrocia l'indicazione "Collegamento con Val del Campo - Casara Andreon", la trincea si fa meno profonda e il bosco diventa misto faggio-abete rosso; il terreno è estremamente superficiale, sottobosco tipico caratterizzato dalla massiccia presenza di ciclamini, petasitas, raponzoli, fragole, campanule, presenza di sorbi e betulle nel piano dominato.

Si procede sempre verso Nord (segnavia blu); è preferibile uscire dalla trincea, si risale per circa 15 metri (q. 1035 m) per riprendere poco dopo in leggera discesa, dove a q. 1.020 m, si entra in una densa perticaia di abete rosso di origine artificiale (rimboschimento).
Poco dopo si incontra un bivio con tabelle, q. 1020 m (450 50' 25,4" - 11° 44' 50,4"), a destra si trova il collegamento con Val del Campo e Casera Andreon, a sinistra, in direzione Sud, prosegue il sentiero che porta a Col Campeggia.
La salita si fa ripida, sempre nel fitto del bosco di abete, lungo tutta la salita, sulla destra, si possono vedere i resti di una importante trincea difensiva con il classico andamento sinusoide. L'andamento sinusoidale era giustificato dal fatto che in questo modo si riusciva a schierare più soldati sull'unità di superficie.
Arrivati sulla strada asfaltata che unisce la statale Cadorna con Valle del Campo q. 1080 m (45° 50' 16,6" - 11° 44' 45,2") si hanno due possibilità: la prima è di attraversare il ponte in legno molto caratteristico e raggiungere in breve Col Averto, la seconda di svoltare sinistra in direzione Sud Est e in breve ritornare al punto di partenza.